Buongiorno a tutti cari lettori, oggi vi parlo di “Con la pioggia d’autunno” di Paoletta Maizza, è il terzo romanzo che leggo dell’autrice, grazie alla prospicua collaborazione.
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𝕋𝕣𝕒𝕞𝕒:
Un viaggio, due mondi che si incontrano. Giulietta, giovane e arrabbiata con la vita, Jean uomo solitario e schivo. La Puglia, la pioggia, la famiglia, il passato e il presente che si incrociano in un puzzle di coincidenze che porteranno solo ad un punto, all’amore. A dispetto di ogni cosa, persino degli ostacoli del cuore e delle scelte obbligate, Giulietta e Jean si diranno mai “ti amo”? Capiranno che la vita è fatta di sorprese e di rinascita? Un sorta di favola in cui il tasto ON mette in circolo uno straordinario viaggio dentro sé stessi.
ℂ𝕚𝕥𝕒𝕫𝕚𝕠𝕟𝕖 𝕡𝕣𝕖𝕗𝕖𝕣𝕚𝕥𝕒:[…] Credo che il mio cuore sia pronto ad innamorarsi di lui.
ℝ𝕖𝕔𝕖𝕟𝕤𝕚𝕠𝕟𝕖:
Questo è il terzo romanzo che leggo di Paoletta, potrei dirvi che la penna di Paoletta è così speciale da farvi catapultare in qualsiasi storia narri, il ché è vero. Parlavo qualche giorno fa con l’autrice e le spiegavo che dopo aver letto i suoi romanzi ho notato questa sua attitudine a modellare la sua scrittura in base ai personaggi che inventa. Cerco di spiegarmi meglio, Giulietta è ancora molto giovane e il suo vocabolario non è assortito essendo sempre vissuta a Parigi, grazie alla maestria dell’autrice noi lo capiamo solo leggendo le parole della protagonista.
Questo romanzo è molto più sentimentale rispetto ai libri precedentemente letti, in questo mi sono sentita il cuore andare a mille, sparato contro le mie costole proprio come quello di Giulietta quando incontra Juan o il suo viaggio sia interiore che fisico per andarlo a riprendere.
Vivo in Puglia e sono affezionata alla mia terra, Paoletta grazie a Con la pioggia d’autunno mi ha fatto rivivere la mia infanzia e la bellezza delle piccole cose.
Grazie a Giulietta ho capito che non sempre il percorso designato da altri fa al caso nostro e dobbiamo trovare noi il nostro, senza far caso a quello che le persone intorno, famigliari e non ci dicono.
Grazie a Juan ho capito quanto possa far male l’amore. Le perle di saggezza della vecchia nonnina che mi hanno sempre strappato un sorriso sul viso rigato dalle lacrime.
sono ancora senza parole, sconcertata dalla bellezza e dal romanticismo che sprigionano queste pagine.
Purtroppo ho trovato dei refusi ed errori grammaticali che hanno rallentato un po’ la lettura,tutto questo però passa in secondo piano date le descrizioni seppur minimalistiche del paesaggio pugliese.