Buongiorno cari lettori, oggi parliamo di un libro che penso accomuni molti di noi. Grazie al romanzo di Federica Bosco ho dato delle risposte a delle domande che mi ero sempre posta.

Parliamo oggi di “Mi dicevano che ero troppo sensibile” 

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Pagine:233
Editore: Vallardi
Prezzo: Cartaceo 14,99
Digitale 8,99
Voto: 🌟🌟🌟🌟🌟

In un mondo che urla, l’ipersensibilità è un dono sottovalutato. Questo libro vi insegna a scoprirlo.


«Ho sempre saputo di essere troppo sensibile. Fin da quando ero piccola mi accorgevo di non percepire le cose come gli altri bambini, ma di sentirle in maniera molto più profonda, intensa, lacerante, da qualche parte fra il cuore e la pancia. Però non riuscivo a esprimerle in nessun modo…»
È così che Federica Bosco ci introduce tra i chiaroscuri di un universo ancora sconosciuto, spesso trascurato persino dalla psicologia e dai tanti specialisti che dovrebbero occuparsi delle mille sfumature dell’animo umano. Un universo popolato da creature particolarmente ‘frangibili’, dotate di antenne che percepiscono con la potenza di radar le gioie e il dolore altrui, che si sentono diverse dai più, e spesso a disagio, che temono i rumori e qualunque stimolo violento, che si definiscono certamente ‘difficili’, ma anche creative, generose ed empatiche. Insomma, creature ipersensibili. Ed è nel loro mondo segreto, tra le sfumature di personalità complesse e affascinanti, tra idiosincrasie e virtù, che ci porta per mano una delle scrittrici italiane più amate, firmando un libro che è insieme un manuale e un’intima confessione, capace di dare a chi fino a oggi si è sentito solo e incompreso il coraggio, l’autostima e la forza per alzare la testa. Mettere le ali. E scoprire che quello che credevano un handicap in realtà può essere uno straordinario superpotere.







Se anche voi fate parte della piccola percentuale di popolazione che è dominata dall’emisfero destro, ovvero: emozionale, sensibile, irrazionale, artistico etc. Questo libro fa al caso vostro. 

Mi sono imbattuta per caso in questo libro, vi dirò, un po’ imbarazzata, che mi aveva colpito molto la copertina. Successivamente prima di acquistarlo ad occhi chiusi ho letto l’estratto gratuito scaricabile sulle piattaforme e rapita dal suo modo di scrivere e dalla tematica trattata sono corsa in libreria e ho acquistato la mia copia. 

E mi sentivo diversa e sbagliata. No, rettifico: ero diversa e sbagliata.

Questo libro è un manuale per noi ipersensibili, un manuale di sopravvivenza, di scoperta, di comprensione anche per chi non lo è ma ha accanto persone di questo tipo. 
Pagina dopo pagina la vita dell’autrice somiglierà sempre di più alla nostra, così da farci ripensare a tutte quelle volte che siamo stati isolati, definiti diversi e sbagliati, perché non lo siamo, ragioniamo solo in maniera diversa. 
Ci offre oltre a degli estratti della sua vita anche documentazioni fatte da psicologi, spesso infatti cita un’esperta in psicologia e crescita personale Christel Petitcollin con il suo libro “Il potere nascosto degli ipersensibili”. 

Prima di cominciare in reale scopo del libro l’autrice mette un piccolo test, così da capire se si è ipersensibili e quanto, diciamo in base alle risposte a dei quesiti che pone, in totale sono quindici. 

Ve lo lascio nel caso vogliate provare :



Sei ipersensibile se:

1. Fin da quando eri un bambino, i tuoi genitori o i tuoi insegnanti ti consideravano sensibile o timido, e tu ti sentivi diverso dai coetanei, fuori posto, non accettato.


2. Percepisci le piccole cose intorno a te: gli umori, gli sguardi, i non detti. Ti capita di entrare in un luogo dove non conosci nessuno e di <> subito se c’è qualcosa che non va. Come se avessi un radar interno, capti subito lo stato d’animo degli altri, e ne resti coinvolto, sia positivamente, sia negativamente, fino a restarne contagiato.


3. Hai una vita interiore ricca e complessa: sei attratto da tutto ciò che ha una dimensione <>, sei alla continua ricerca di armonia e ti definiresti una persona creativa, piena di fantasia. Ti sei sentito spesso dire che ne hai troppa, o che vivi con la testa fra le nuvole.

4. Sei profondamente toccato dall’arte in generale, la musica può darti emozioni fortissime e ti commuovi davanti allo spettacolo della bellezza: un quadro, la pagina di un libro, la danza, un film.
5. Sei molto sensibile al dolore fisico e psichico, tuo e degli altri.
6. Ci sono giorni in cui sei cosi esausto che hai bisogno di rimanere a letto o in una stanza buia o in qualunque posto tu possa stare solo con te stesso: il rumore, la luce, qualunque stimolo esterno, in quel momento ti son insopportabili.
7. Sei particolarmente sensibile agli effetti degli eccitanti e della caffeina.
8. I luoghi molto affollati non fanno per te: concerti, feste oceaniche, locali in cui ci sia troppa gente insieme a un eccesso di rumore li eviti come la peste. Circondato dalla confusione ti senti agitato e insieme estraniato, come in una bolla.
9. Sei scrupoloso e perfezionista. Detesti sbagliare e ti ferisce molto essere ripreso; un po’ perché sei permaloso, ma anche perché non riuscendo a difenderti come vorresti provi una forte frustrazione, talvolta un vero e proprio senso di vergogna.
10. Ti spaventi facilmente e dopo rimani scosso a lungo.
11. Ti agiti quando devi fare molte cose in un breve periodo di tempo; ti senti confuso e travolto e vorresti scappare.
12. Quando vedi qualcuno a disagio, sai subito cosa fare per farlo stare meglio, più comodo e più a suo agio: sei un ottimo ascoltatore, ti identifichi nel prossimo e sai sempre di cosa ha bisogno. Sai prenderti cura degli altri meglio che di te stesso.
13. Quando hai molta fame diventi irritabile e perdi la concentrazione e la calma.
14. I cambiamenti ti turbano: un trasloco, la fine di un rapporto, un licenziamento, anche una partenza, sono eventi che ti creano uno stress intensissimo.
15. Fai di tutto per organizzare la tua vita in modo da evitare situazioni stressanti. Eviti in tutti i modi i conflitti e quando ti trovi in competizione o vieni osservato mentre svolgi un compito, diventi così nervoso o agitato che finisci per peggiorare il risultato.




Per quanto ora possiate pensare che essere ipersensibili sia una cosa meravigliosa, non è così, all’inizio non comprendendo la odi. Odi te stesso perché non sei come gli altri, non ti piace stare molto tempo in luoghi affollati e avere troppe persone intorno, le stesse a volte ti spaventano, uno sguardo o una parola diversa dal solito ti fionda in una spirale di domande e dubbi che potranno tenervi svegli per giorni.


Non ci fidiamo di noi stessi perché non sappiamo esattamente chi siamo e soprattutto non ci piace come siamo,e la voragine che ci si apre sotto ai piedi da un momento all’altro ci terrorizza.


Mi dicevano che ero troppo sensibile è un libro da leggere, da vivere, da assimilare per non emarginare nessuno, per comprendere il prossimo, per volersi bene e accettarsi. E’ un romanzo formativo e di scoperta che consiglio di leggere. 

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