Buongiorno cari lettori, oggi vorrei parlarvi del libro di Thomas Landini “Gli eredi del Tempo“
Il romanzo è ambientato a Pisa. La tranquilla vita universitaria di alcuni ragazzi è ad un tratto sconvolta da una serie di eventi straordinari, come un avvistamento ufo, un rapimento, un suicidio e l’incontro con strani personaggi, che danno il via a una coinvolgente avventura. I protagonisti, basandosi su vicende realmente accadute e personaggi storici, come Leonardo da Vinci e Napoleone Bonaparte, e passando per teorie esoteriche e fantascientifiche, tenteranno di dare un ordine agli ultimi 800 anni della nostra storia.
“L’avvistamento di cui parla il romanzo è avvenuto realmente l’8 febbraio del 2010 e la foto è stata pubblicata su alcuni dei principali giornali italiani, facendo discutere alcuni dei più importanti ufologi italiani. Il Centro Ufologico Nazionale ne ha certificato l’autenticità facendo un’analisi specifica ed un articolo sulla rivista nazionale Ufo Magazine.”
Edito da Istos Edizioni – Felici Editore – Gruppo Editoriale Le Impronte Soc.Coop – PISA
ALL’INTERNO DELL’EBOOK E’ PRESENTE LA FOTO ORIGINALE DEL 2010; LA FOTO ANALISI DEL CUN E ALTRE.
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Lunghezza: 124 pagine Formato: Cartaceo 12,00 euro Ebook 2,99 euro Voto: 3,5/5 |
Anche se la copertina non ha attirato del tutto la mia attenzione, la scrittura di Thomas invece c’è riuscita.
La prima parte del romanzo è dedicata alla conoscenza dei personaggi principale, tra cui il protagonista, Andrea.
Egli è un giovane studente universitario, che frequenta l’università a Pisa, la città viene spesso descritta all’interno del racconto, penso che l’autore si sia ben informato sulle varie zone, vie e centri da usare nella narrazione, questo è già un punto a favore del romanzo. Lo story building è ben ponderato con la storia in sé e i dialoghi, tutto molto equilibrato, favorendo la piacevole lettura al lettore.
Inoltre, il narratore è onnisciente, non ci troviamo in prima persona le avventure narrate da Andrea, questo è uno degli elementi che più amo trovare in un romanzo, la scrittura in terza persona, se fatta bene, permette un ventaglio più ampio di espressione a mio parere.
Ti viene in mente come stavo bene assieme a una certa persona e quanto sia stronzo questo fottuto mondo ad avertela allontanata.
Le prime pagine si snodano sulla quotidianità del protagonista, l’università a cui un giorno non vuole andare, i treni che prende tutti i giorni e le persone che vi trova e così via.
Nella seconda parte del romanzo invece entriamo nel vivo della storia, diverse vicende si susseguono creando quella storyline di fantascienza che volevo ritrovare nel romanzo, è mooolto fantascientifico ma alcune idee mi hanno fatto piacere, c’è del genio oltre che impegno. Soprattutto nella seconda parte la ricerca dell’autore è molto fitta e precisa, come ll documento sui 112 Papi o altri, non vorrei togliervi il gusto di scoprirli nella lettura.
Inoltre la scrittura si adatta molto a chi sta parlando e l’uso del corsivo è ben usato.
Per i dialoghi spesso li ho trovati un po’ scialbi, dopo una sentenza molto importante c’è un personaggio che dice qualcosa di irrilevante, diciamo che diventa squilibrata la lettura.
Ma nel complesso un bel romanzo, da leggere, molto scorrevole e gli avvenimenti seppur si susseguono in fretta non lasciano al lettore la nota amara delle storie scritte a metà.
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