Buon pomeriggio cari lettori, eccomi qui oggi a pararvi di “AI Burn-out Pandemic” un manga/fumetto scritto da Stefano Giglio e illustrato da Antonella Aricò.
Trama:
Immagina un luogo tutto bianco, tutto quello che ti circonda è assolutamente bianco, un colore che non fa passare il tempo, che non dà scampo. È come stare in una salina dove incombe una luce incolore, ammagliante e all’improvviso, vengono catapultati in questo ambiente onirico i protagonisti. In questo luogo, a più dimensioni parallele, appare e scompare l’Uomo Volpe. È Lui, che con astuzia ed inganno guida Darma, un uomo di origini Indonesiane. Darma, l’origine del nome stesso lo identifica come una persona di natura particolarmente emotiva e ipersensibile, ma nello stesso tempo autoritaria, presuntuosa, impaziente e forse per questo che il suo destino è segnato ad essere un posseduto dallo spirito della Volpe. Ed infine Kate, una ragazza semplice, che improvvisamente viene catapultata in una “nuova guerra” caratterizzata da privazioni. In una guerra convenzionale, se si è fortunati, si riesce a fare una vita normale e si sentono le bombe in lontananza, qui invece l’unica arma usata è la privazione delle più semplici azioni quotidiane. Ecco!!!! siamo in piena pandemia, Darma e kate si spostano in questo ambiente quasi catartico tra il Giappone, l’Indonesia, l’Italia, in una fuga verso una nuova libertà. Darma è guidato dall’uomo volpe, pende dalle sue labbra. Kate è spaesata, li segue, li studia, li insegue, ad un certo punto preferisce assecondarli, perché infine vuol solo cercare una sua dimensione, scovando con naturalezza, il modo di non abbandonare gli spazi che li sono stati rubati. Ma fuori, è sempre ancora tutto bianco, niente e nient’altro, niente luci colorate, brillantini, costumi, trucco e parrucco, niente di niente. Tutto quello che vedi forse non è poi la realtà.
Pagine: 108 Testo: Italiano e Giapponese Prezzo: 25 euro Voto: 4/5
Recensione:
In questo periodo ormai chiunque ha avuto modo di esprimersi in merito alla pandemia, ma quanti davvero hanno raccontato quanto ci hanno tolto, la depressione nello sguardo e sul volto coperto dalla mascherina. Siamo diventati incapaci di relazionarci, con la costante paura di poterci infettare, stare male…
Con delle illustrazioni semplici e d’impatto il manga proposto da Stefano Giglio e Antonella Aricò pone i giusti accenti su questo momento, tralasciando una vena puramente fantastica e quasi “distopica” con l’aggiunta di una realtà artificiale che incuriosisce il lettore. Quello che troviamo all’interno del manga/fumetto, nemmeno 50 pagine vista la doppia lingua è curato, ponendo delle domande a chi ha tra le mani il volumetto. Sono molto curiosa di leggere la parte “romanzata”, quella da cui nasce effettivamente questo progetto.
Posso assicurare però che è una lettura piena e di grande impatto, non potrai far altro che dire, caspita ma è vero, posso esserci io dietro quelle parole e a quei pensieri. In un futuro non tanto lontano dal nostro ecco la visione d’insieme, ancora incatenati alla pandemia e al virus, ma è solo un modo per tenerci sotto controllo?
Consiglio vivamente la lettura!