Buon pomeriggio cari lettori! Sono così contenta di potervi parlare di questo libro di Meldemì “La storia dei 5 regni: colore”.
Come ti sentiresti svegliandoti in un luogo che non conosci, con i capelli colorati e convinto di essere un’altra persona?
Luce è una ragazzina di quattordici anni che, per affrontare un periodo difficile, ha fatto delle scelte a dir poco drastiche! Per fortuna, è circondata da amici che la sostengono e credono in lei, perché quando una mattina si sveglierà, convinta di essere Cristina, senza ricordare nulla di Colore e del mondo in cui vive, ne avrà un disperato bisogno!
Tra colori dell’arcobaleno, gare di volo, creature misteriose, amicizie e battibecchi, cinque ragazzi affronteranno insieme difficoltà e avventure, per realizzare un grande sogno!
Pagine: 280
Voto:3,5/5
Questo libro è per una fascia d’età ben precisa, a mio parere può anche essere letto dalle persone fuori “target”, ma non ne vedrebbe tutte le potenzialità.
Così come è successo a me. Ho provato a leggerlo due volte, una volta per me stessa, per avere un quadro del libro e avere un mio parere personale, dopodiché l’ho fatto leggere alla mia cuginetta, due pareri completamente diversi, è anche questo il bello della lettura, certo, scontrarsi con le opinioni e guardare da un’altra prospettiva.
Il mondo creato dall’autrice non è affatto male, tenendo anche in considerazione le pagine del libro, neanche 300.
Ci si immerge sin da subito in un mondo pieno di magia e soprattutto di colori. La lettura scorre molto velocemente, senza grandi intoppi. La scrittura dell’autrice è semplice e lineare. Su una cosa io e mia cugina concordiamo, il finale, perché ora siamo sospese e non abbiamo un seguito.
I personaggi che ruotano attorno a Luce, sono vari e tutti unici, bucano le pagine e vorrei avere maggiori storie su di loro, le avventure che vivono ti lasciano senza fiato e ti fanno ritornare anche un po’ bambina.
Nel complesso posso dirmi molto soddisfatta della lettura e la consiglio soprattutto ai più piccoli o ai genitori che vogliono condividere qualcosa con i propri figli.