Buongiorno cari lettori, oggi parliamo di “Natura Matrigna” di Bellard Richmont.
Il protagonista di questo horror, di stampo gotico, racconta la fatidica notte in cui perse la sua umanità.
Ambientata nella provincia di Milano, la storia mostra il mondo notturno attraverso gli occhi del “maledetto” che, guidato da nuove pulsioni e sensi, emerge dalla terra in cerca di risposte.
Pagine: 44
Voto: 4,5
E’ la prima volta che mi trovo a leggere un libro di Bellard Richard, mi aveva incuriosito un testo qualche mese fa, per sfortuna non sono mai riuscita a trovare il tempo di recuperarlo. Non sapevo cosa aspettarmi dalla sua scrittura, e posso dire di essere rimasta particolarmente sorpresa, in senso positivo.
Infatti, l’ho trovata a tratti incisiva con parole un po’ più altezzose mentre altri momenti finivano nell’ilarità del momento, pungendo alcune corde che forse non sono ben viste da tutti. Alcune scene potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno.
Questo breve racconto è un ottimo mix tra due generi che non sono solita leggere, ovvero horror e uno stile più gotico e dark. Nonostante la storia, può essere, a mio modesto parere, letta in chiave moderna, reale e quotidiana. Una sorta di denuncia della realtà sotto forma di zombismo.
Il nostro protagonista si risveglia sotto terra, cerca di scavare con tutte le sue forze per tornare sulla terra, senza comprendere diverse cose, tra le quali, come si è ritrovato sotto terra, chi lo ha messo lì e soprattutto sente un desiderio troppo forte e primordiale.
E’ un ottimo parallelismo tra la natura matrigna che rappresenterebbe la realtà dei giorni nostri, istinto, paura, ignoto, potenza e cattiveria contro la razionalità. Vorrei potermi dilungare ancora un po’ ma rischio di rovinarvi fin troppo di questo racconto.