Buongiorno cari lettori, oggi parliamo di “Il leone” di Cleo Rozenfeld, nelle puntate precedenti abbiamo parlato de “La stella” vi lascio la recensione.
Dal Grande Cielo, la Dea rivolse la sua mente al Kur.
Dall’immensità del Cielo Inanna
ha pensato al Mondo dei Morti.
Abbandonò il Cielo, abbandonò
il Mondo dei Vivi e discese nell’Oltretomba.
Inanna è morta, il suo cadavere è appeso nell’Oltretomba. Ereškigal ha aspettato a lungo per la sua vendetta e ora davanti a lei, la Dea dell’Amore è morta dissanguata. Ma il Kur senza il potere della Nindingir della Guerra, inizia a cedere; è proprio la sua esistenza e quella di Ereškigal che regolano i cicli della vita umana.
Enki, il Dingir dell’Acqua, sa che una Dea lunare è deceduta, ma deve riottenere i suoi poteri rubati dalla Regina del Cielo e farà di tutto pur di averli.
Intanto Dumuzi sta scappando, ma il fato ha deciso per lui una sorte ben peggiore di quella del Leone Celeste, intrecciando così il suo destino a quello di sua sorella Ĝeštinanna, perché nel sangue c’è memoria, mistero, morte, e magia, ma anche futuro e destino, dopotutto il fato di tutti scorre nelle proprie vene, e soprattutto è scritto nelle stelle.
Pagine: 462
Voto: 4,5
L’autrice mi aveva avvertita, il secondo volume sarebbe stato molto più scorrevole e lineare, di certo i nomi non sono pochi, chi mi conosce sa il mio problema con la memoria ma ammetto che questo secondo volume mi ha catturato sin da subito.
Il volume è incentrato sulla figura di Inanna, e in generale sulla mitologia sumerica. Veniamo catapultati in un turbinio di informazioni e di nomi. La Dea morta, e che si trova nell’oltretomba, Ereskigal che voleva la sua vendetta. Kur ormai senza poteri inizia a vacillare, qui iniziano i problemi visto che la loro “forza” è quella che mantiene in equilibrio la vita degli umani.
Vi prego di comprendere se non mi dilungherò moltissimo sulla trama ma nonostante, l’abbia appena finito di leggere i nomi mi sono difficili da riportare e soprattutto tutti i vari intrecci che si vanno a creare nel corso della storia.
I punti di vista sono diversi e tutti molto particolari e unici, si vede lo spessore dei personaggi che li rende così unici e inimitabili. Come sempre trovo stupendo comprendere volta per volta tutti i termini che si riscontrano durante la lettura.
Insomma, questo secondo volume mi è piaciuto un po’ di più rispetto al primo.