Confessioni, più intime e che non riveleresti a nessuno, o forse no… questo e molto altro in “Una strada nuova” di Vincenza Riccio.
Aleide è una giovane donna. Lavora in un’agenzia immobiliare di una piccola cittadina del Sud da quando ha deciso di lasciare il suo paese natale in Cilento, i suoi amici d’infanzia e le sue certezze. L’incontro con Leonardo, un affascinante architetto sempre in giro per l’Italia per seguire i suoi cantieri, e l’inizio di una appassionante relazione stravolgono le sue abitudini e la spingono a mettersi in contatto con Carla, un personaggio misterioso a cui la protagonista comincia a scrivere introspettive missive, dalle quali emergono intime e coinvolgenti confessioni.
Pagine: 84
Penso di non trovare parole giuste per descrivere questo libro.
E’ stato così breve ma intenso da togliere il fiato. L’autrice ci fornisce la storia di Aleide, una giova donna, le da un nome ma potremmo essere ognuno di noi, in un momento così particolare della propria vita in cui si sente il bisogno di raccontare, parlare di ciò che sta accadendo attorno a noi, chiedere un parere, a volte anche un perdono.
Aleide scrive queste lettere a Carla, una persona che non sappiamo ci sia, ho fatto a volte qualche congettura eppure non riesco a capire chi sia, magari siamo proprio noi il destinatario delle sue confessioni e questa idea mi stuzzica particolarmente.
La penna dell’autrice è semplice, scorrevole ma non manca di frasi più profonde e poetiche, ne ho sottolineate alcune, mi sono rimaste particolarmente in mente.
E’ un libro breve, che si legge in un pomeriggio di pioggia, quel libro che non pensi di aver bisogno che parla di te senza saperlo. Leggerlo è stato immergermi in un turbinio di emozioni e sensazioni, sono davvero contenta di averlo letto, penso che una volta chiuso sono cambiata dentro.
Quale sarà la strada che intraprenderai?
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