Avevamo bisogno di un prequel della saga di Sangue e Cenere? Assolutamente no! E’ stato scritto? Sì!

UN’OMBRA FRA LE BRACI,

UNA LUCE NELLA FIAMMA,

CHE DIVERRÀ UN FUOCO NELLA CARNE.

“Il mio cuore perse un battito. Stavo fissando il Primordiale della Morte. E per la prima volta in vita mia provavo autentico terrore. Lui non aveva ragione di sospettare che io fossi qualcosa di diverso da quello che sembravo. Non poteva sapere che, nei due secoli che aveva dovuto attendere per la mia nascita, avevamo scoperto come uccidere un Primordiale. L’amore.

Quello era il loro punto debole.

Fallo innamorare.

Diventa la sua debolezza.

E poi annientalo.

E questo era il mio destino.”

Scelta ancor prima di nascere per salvare il suo popolo, Seraphena Mierel sa di non avere alcun controllo sulla propria vita. E ora deve lasciarsi tutto alle spalle e diventare la consorte del Primordiale della Morte.

Il suo vero destino è il segreto più gelosamente custodito di tutta Lasania: lei, in realtà, non è la Vergine promessa dai Fati, ma un’assassina con una missione da compiere. Deve far innamorare il Primordiale della Morte, diventare il suo punto debole, e poi… eliminarlo. Ed è una missione che non ammette il fallimento, perché condannerebbe l’intero Regno di Lasania alla rovina.

Sera ha sempre avuto ben chiaro ciò che l’aspetta, ciò che è. Prescelta. Moglie. Assassina. Arma… Un’ombra appena abbozzata ma grondante di sangue. Un mostro. Fino a lui. Perché le parole inaspettate del suo consorte all’improvviso scacciano le tenebre che Sera porta nel cuore, e il suo tocco seducente accende in lei una passione che mai avrebbe sognato di sperimentare.

Ma Sera non ha scelta, non l’ha mai avuta. Perché è stata toccata per sempre dalla Vita e dalla Morte.

Pagine: 756

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Questa recensione sarà davvero un caos, così come lo è il libro infondo… Da un lato mi è piaciuto molto, i personaggi e non mi è dispiaciuto neanche come la Armentrout ha sistemato il “mondo”. Allo stesso tempo il ritmo del libro era davvero lento, a tratti davvero snervante. I personaggi erano palesemente delle copie di Hawke e Poppy, la zia Jenny non si è neanche impegnata molto.

Il libro dovrebbe essere ambientato moooolti anni prima di Sangue e Cenere per quale assurdo motivo i personaggi parlano con il gergo moderno? Non solo a livello di narrazione ma anche nei dialoghi! Su questo davvero stenderei un velo pietoso… la protagonista Sera è uguale a Poppy anche nel riempire di domande qualsiasi essere umano e non nella stanza… L’autrice non è stata in grado di mostrarmi assolutamente nulla! Perché tutto quanto si incentrava su dialoghi infiniti per spiegare la costruzione del mondo, i vari problemi e la storia in generale, davvero fastidioso. Altro velo pietoso su come vengono definiti gli attributi sessuali… questi non si fanno problemi ad essere espliciti durante un rapporto – altra cosa super in contrasto con il carattere dei personaggi- ma si fanno problemi a parlare dei genitali… senza parole!

Tornando a parlare del ritmo è stato davvero un supplizio, come leggere anche gli altri volumi di Sangue e Cenere, la Armentrout continua a voler scrivere pagine e pagine di nulla assoluto, di qualche battuta sessuale e di rapporti così pensa di avere il consenso del lettore. Alcune scene ammetto che mi hanno anche fatto piacere ma non potevo far altro che paragonarli continuamente a Sangue e Cenere. i parallelismi sono anche troppi per definirli coincidenze, Sera e Poppy sono le stesse persone, con la stessa educazione e tutto ciò che segue. Ash è uguale a Hawke mancano solo gli occhi ambra e abbiamo tutto il pacchetto. Sono persino uguali nelle perversioni! Poteva essere un bel personaggio, speriamo nei libri futuri.

Il finale a mio parere buono, mi ha sorpreso, finalmente ho capito anche qualcosa in più sulla serie principale. Alcune scene davvero irrealistiche, tralasciando il fantasy si cade proprio nell’impossibile!

Detto questo, le vibes sono le stesse, il mio lato trash ha apprezzato molte scene ma la parte razionale voleva gettarlo dalla finestra e mettersi a dormire. Se volevo rileggere Sangue e Cenere avrei ripreso in mano quel libro.

Voto:

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