Un libro molto particolare, è questo quello che troverete in “La maschera e l’oltretomba” di Cataldo Scatamacchia.
Oltre la criminalità esiste un’ombra ancora più inquietante, che resta in bilico tra il lecito e il proibito, serpeggia nel sacro e si crogiola nel profano.
Alle porte dell’inverno, quattro persone vengono ricoverate in condizioni critiche in diversi ospedali della città. Una sola cosa sembra accomunarle: un simbolo esoterico disegnato sul polso.
Mentre la Procura vuole vederci chiaro, la Santa Sede teme che qualcosa di orribile si annidi in quel mistero.
Ettore Borgia è un criminologo impiegato come archivista in Vaticano. Grazie al suo lavoro, all’apparenza noioso, negli anni è riuscito a portare a galla documenti segreti, testimonianze sconcertanti e rapporti inquisitori; tutto il sapere millenario della Chiesa cattolica.
Conosciuto negli ambienti giudiziari come esperto di occulto, verrà convocato per far luce sulle tenebre della suggestione umana.
Pagine: 268
Non riesco a catalogare bene questo romanzo, ha delle sfumature noir e thriller che mi intrigavano molto, allo stesso tempo ha quella componente cattolica che mi stuzzica.
Qualche anno fa ero innamorata di tutte le storie che giravano attorno alla chiesa e al Vaticano, basti pensare che avrò riletto almeno tre volte angeli e demoni.
Ma tornando al suo romanzo, Ettore Borgia è un criminologo che lavora come archivista per il Vaticano, negli anni questo suo lavoro gli ha permesso di notare non poche situazioni molto interessanti, allo stesso tempo collabora con la Procura.
E’ anche un esperto di esoterismo, anche se all’apparenza è un personaggio un po’ impacciato è molto intelligente e riesce subito a capire e a formulare le teorie per trovare la soluzione.
Questa volta, ad affiancarlo abbiamo l’ispettore Penelope Tancredi, bella e intrigante, c’è sicuramente qualcosa tra quei due.
Per alcuni momenti mi sono venuti in mente alcune serie tv straniere, anche francesi, dove gli ispettori collaborano con esperti esterni come consulenti, non so se vi è mai capitato di vederne uno. Mi è sembrato proprio di essere dentro a una puntata di queste serie.
La lettura è stata piacevole, scorrevole e con un ritmo serrato e veloce che non permettono al lettore di prendere fiato per un secondo, non è tanto una montagna russa, quanto una discesa continua e tortuosa.
Il finale mi ha lasciato a bocca asciutta, mi aspettavo di avere quelle risposte tanto agognate ma aspetterò il prossimo volume.
Voto: